Per quanto grande sia il baobab ha sempre un piccolo seme come genitore

Quando i ciclisti si sono ritrovati nel pomeriggio di domenica 22 settembre presso il Sagrato della Chiesa per la partenza della 1^ ciclopedelata dei Santi Pietro e Paolo, nell’aria ancora rieccheggiavano gli echi delle “voci del Madagascar”, gli straordinari racconti dei nostri ragazzi reduci dal viaggio missionario in Africa di questa estate.
La passeggiata in bicicletta ha infatti chiuso il triduo dei festeggiamenti per i 10 anni di dedicazione della nostra Parrocchia di cui la testimonianza missionaria è stata l’evento clou; l’occasione insomma era di quelle importanti e la risposta della Comunità è stata oltre le aspettative. Grande partecipazione e tanto entusiasmo. Scommessa vinta.
Dopo un breve discorso di benvenuto della Presidente dell’Associazione e una preghiera, puntualissimo alle 17.00 il Gruppo di circa 60 partecipanti, formato in prevalenza da famiglie con bambini, si è mosso in formazione compatta verso il comprensorio Olgiata. Le sbarre si sono alzate all’unisono con effetto scenografico accogliendo amichevolmente i ciclisti nell’insidioso percorso tutto saliscendi studiato dagli organizzatori.

I più intrepidi si sono lanciati a capofitto nella lunga discesa iniziale a tutta velocità sgranando il gruppo che si è inizialmente allungato in un allegro serpentone colorato e successivamente frazionato in gruppetti e gruppettini.

Ciascuno ha seguito il proprio passo trovando compagni di avventura nuovi o familiari. I figli davanti, i genitori a seguire. Nella condivisione dello sforzo la fatica è sembrata più sopportabile e anche i 10 KM del percorso sono filati via rapidamente.

 
Sosta preventivata al Monticchio, luogo iconico dell’Olgiata. I più giovani si sono cimentati in un percorso di abilità con ostacoli e gimkane, reso ancora più impegnativo dal fondo irregolare di erba e brecciolino. Tutti, anche i meno esperti, si sono messi in gioco dimostrando notevoli capacità di controllo della bici.


Un attimo per riprendere fiato e si riparte, ancora una salita, tanta fatica e tutte le marce da scalare fino all’ultima con la vana speranza che ce ne sia ancora una più leggera, ma rimangono solo le gambe per spingere fino all’arrivo, in Parrocchia.
Per fortuna un’abbondante merenda allestita nel salone parrocchiale attende i partecipanti al termine degli sforzi. I volti sono soddisfatti e felici. La voglia è di ripartire subito.

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