La Festa dei Santi patroni 2024 è stata ricca di eventi apprezzati più che mai dalla comunità parrocchiale e non solo.
La Festa è stata pienamente all’altezza della sempre più crescente fama che sta conquistando e gli eventi hanno occupato quasi una settimana
Diversi i momenti che hanno scandito la festività: al centro della Festa, la santa Messa quest’anno presieduta dal cardinale Luis Antonio Tagle, prefetto del Dicastero per l’evangelizzazione, a cui arriva tutta la nostra gratitudine.
Nella sua omelia, una sola domanda :”Ma cosa sono io per te”?
La domanda inizia con un’avversativa, “ma”: è un incitamento a prendere le distanze da quello che pensa e dice la maggioranza della gente, da quello che suggerisce la tradizione, da quello che è già noto perché catalogato una volta e per sempre.
È un po’ come la domanda ricorrente fra le coppie di innamorati: quanto sono importante per te? Che posto occupo nella tua vita?
Allo stesso modo, Gesù chiede ai suo discepoli, non se lo conoscono – cosa ovvia – ma se lo ri-conoscono, cioè se lo conoscono in profondità, se sentono all’unisono, in una parola se sono innamorati.
Quando eravamo meno dotati di tecnologia, al telefono o al campanello di casa alla domanda “chi è?” bastava rispondere con un “sono io”. Ecco il ri-conoscimento, la prova della relazione intima e profonda.
Alla domanda di Gesù, sia Pietro che Paolo, prosegue sua Eminenza Tagle, rispondono “Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio Vivente”.
Ma la risposta non nasce come frutto della sua sapienza umana né da un bagaglio particolarmente ricco di conoscenze dottrinali. È la risposta di un cuore aperto, disponibile, che ama ed è quindi capace di accogliere la rivelazione che arriva da Dio.
Andiamo con ordine, però, tre le giornate fondamentali della festività:
La premiazione del concorso letterario di giovedì, ha visto protagonisti bambini e adulti di ogni età cimentarsi sul tema del coraggio, con splendidi risultati.
C’è stato anche un importante e interessante confronto sul “Coraggio di essere felici”, dibattito tra Don Gigi Lodesani e lo psicologo dott. Rossi, una serata,quella di venerdì, scandita dalla riflessione su: Vita – Amore – Giustizia/Misericordia – Gioia – Silenzio / Parola / Dialogo – Amicizia – Famiglia – Speranza – Preghiera.
Insieme all’umanità che gioisce e soffre, sempre anelando alla felicità, camminiamo, verso Dio che non si stanca mai di chiamarci “figli”, in un mondo profondamente ferito che cerca, a modo suo, gli equilibri naturali.
Un dibattito in cui i giovani hanno manifestato con alcune puntuali domande, la voglia di credere, di capire come poter raggiungere la felicità. “ La felicità, dicono gli esperti don Gigi e dott. Rossi, è quando realizziamo lo scopo per cui siamo nati, un percorso che dura tutta la vita con costanza e impegno, ma senza avere fretta”.
La mattinata, poi, di sabato è stata caratterizzata, dalla ormai consueta, maratonina, che vede protagonisti atleti e dilettanti allo sbaraglio, ma con tanta voglia di raggiungere il traguardo, o per lo meno superare la sfida!
La festa, in serata, come sempre si è conclusa con un momento di convivialità e fuochi d’artificio a illuminare la nostra parrocchia e a ringraziare per questo altro anno di comunione fraterna. Mi preme, qui, ribadire, che il Comitato della festa con i suoi volontari hanno meritatamente ricevuto i complimenti di tutti, ai quali aggiungo i miei, per l’impegno e dedizione profusa.